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Inbound Marketing: a cosa serve e perché dovresti usarlo

Quante volte ti sei sentito dire: “Per farti trovare dai tuoi potenziali clienti devi essere presente sul web?”. Quello che forse non ti hanno mai detto è che non basta avere un sito, per comparire negli ambitissimi primi 10 posti della SERP di Google. Quello che ti serve per posizionarti al meglio è una strategia di inbound marketing, attraverso la quale rispondere alle esigenze del tuo target in maniera esaustiva, per essere al posto giusto nel momento giusto.

 

Cos’è l’inbound marketing

I formati di pubblicità tradizionali (inserzioni sui giornali, spot alla radio e alla TV, cartelloni pubblicitari, banner web) rientrano in quello che viene chiamato outbound marketing. Si tratta di forme di advertising che ti interrompono mentre stai facendo qualcos’altro, ed è per questo che spesso si parla anche di Interrumption Marketing.

La pubblicità si intromette mentre stai guardando un film alla televisione, i cartelloni stradali ti distraggono mentre sei alla guida, le centraliniste dei call center ti chiamano mentre stai lavorando o (peggio) mentre stai mangiando per proporti viaggi, prodotti omaggio o l’occasione della vita per cambiare operatore telefonico.

Niente di tutto ciò, però, l’hai chiesto tu, ma ti viene propinato dall’esterno per cercare di convincerti a comperare qualcosa che molto probabilmente non ti serve o addirittura non ti interessa.

L’inbound marketing, invece (letteralmente “marketing dall’interno”), ha l’obiettivo di conquistare l’utente e trasformarlo in un potenziale cliente, rispondendo a un suo bisogno, digitato su Google sotto forma di keyword.

Quindi se dovessimo dare una definizione di inbound marketing diremmo che è:

  • Centrato sul cliente
  • Orientato a creare contenuti rilevanti
  • Un modo per dialogare con i tuoi potenziali clienti

Metodologia Inbound Marketing: gli strumenti da usare

Ecco cosa ti serve per impostare una strategia vincente, sfruttando le innumerevoli risorse dell’inbound-marketing:

  • Un sito SEO-friendly, meglio se appoggiato su un CMS tipo WordPress o Joomla
  • Un calendario editoriale con contenuti di qualità, che puntino a risolvere un problema e/o dare una risposta a una necessità dell’utente (hai mai pensato di aprire un blog?)
  • Una costante attività di Social Media Marketing
  • Un piano di e-mail marketing basato su un workflow specifico
  • Delle campagne di Search Engine Marketing (SEM), ad esempio inserzioni a pagamento sulla rete di ricerca e la rete display di Google Adwords

Strategia di Inbound Marketing: i vantaggi per le PMI

Quando cerchi qualcosa su internet digiti una o più parole nella barra bianca del motore di ricerca. Quello che ti esce si chiama SERP (Search Engine Results Page), un insieme di link a pagine che – si presume – rispondono alla tua ricerca.

E qual è la cosa a cui puntano tutte le piccole e medie imprese quando iniziano a comunicare online? Essere primi su Google.

Con una strategia di Inbound Marketing puoi puntare a posizionarti tra i primi risultati della SERP, facilitando così l’utente a trovare il tuo sito e a cliccare sul link per visitarlo.

Attraverso la redazione di contenuti testuali ottimizzati dal punto di vista SEO e pertinenti all’argomento trattato, puoi rispondere alle domande degli utenti e fornire loro le risposte che cercano.

Tutto parte sempre da una keyword. E, non ci crederai, ma molto spesso quello che tu pensi possano cercare le persone quando hanno bisogno dei tuoi prodotti/servizi non è mai quello che effettivamente digitano sul web.

Ecco perché diventa fondamentale fare un’analisi delle parole chiave più performanti, prima di redigere il calendario editoriale degli argomenti da trattare, controllando:

  • Volume di ricerca: media delle ricerche mensili effettuate per quella parola chiave
  • Keyword difficulty: grado di “difficoltà” nel posizionarsi per quella determinata keyword entro i primi 50 risultati della SERP
  • Stagionalità: periodo dell’anno in cui viene effettua la ricerca di quella keyword

In questo modo hai la sicurezza di incontrare le reali esigenze degli utenti, nel momento esatto in cui questi le esprimono attraverso una ricerca sul web.

L’inbound marketing non si ferma qui.

Poter monitorare il comportamento dell’utente una volta che arriva sul tuo sito, capire quali sono gli argomenti che più lo interessano e raccogliere informazioni sulle tecnologie che utilizza (si connette maggiormente da desktop o da mobile?), i social che predilige per fare ricerca e gli step che lo portano a convertire, passando da semplice visitatore a cliente, sono passaggi fondamentali per completare la tua strategia online.

E adesso? Quali sono i prossimi passi da fare? Sicuramente analizzare le performance del tuo sito e contattare uno strategist che possa aiutarti a elaborare un piano di Inbound Marketing personalizzato sulle tue esigenze. Scrivimi una e-mail e raccontami quello che fai: elaboreremo insieme il modo migliore per comunicarlo al tuo target.

 

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