Q di Quality Raters
I Quality Raters sono delle persone – degli individui realmente esistenti – incaricati da Google di verificare che le SERP rispettino i criteri per le quali sono state create, quindi che l’algoritmo di Google sostanzialmente faccia il suo lavoro e funzioni bene. I compiti dei Quality Raters sono vari e sono tutti elencati in un documento che è consultabile al pubblico, dove vengono specificati gli aspetti che devono essere analizzati e come questi QR devono valutare le pagine, per capire se rispondono bene alla richiesta dell’utente, quindi se meritano il posto che hanno ottenuto nella SERP. In questa puntata del podcast “M di Marketing” vediamo alcuni di questi aspetti.
Chi sono i Quality Raters
Li conoscevate, i Quality Raters?
Sono delle figure un po’ mitologiche per chi lavora nel web, perché io di persona non ne ho mai incontrato nessuno. Ma sono sicura che tra voi o tra le vostre conoscenze, nei famosi 7 gradi di separazione c’ è qualcuno che ha fatto questo lavoro, che in realtà è un lavoro che dura molto poco. Google, infatti, cambia spesso i suoi valutatori, per evitare che poi queste persone si sentano un po’ le padrone della SERP.
Quello dei Quality Raters è un progetto che è nato parecchi anni fa, già nel 2005 c’erano i primi QR e si conta che negli anni Google ne abbia utilizzati milioni. Attualmente sono impiegate 16.000 persone in tutto il mondo, in questo lavoro, di cui 4.000 per la zona che comprende l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa.
So che vi state chiedendo “voglio farlo anch’io, come si fa?” però non ci si può auto-candidare, nel senso che è Google tramite delle agenzie esterne a individuare le persone da “scritturare” per questo lavoro.
Qual è il compito dei Quality Raters?
Questi valutatori devono seguire delle linee guida, un vero e proprio documento pieno di cose da studiare su cui vengono anche interrogati. Perché? Perché per poter essere assunti come valutatori Google c’è da superare un test basato proprio sulla conoscenza delle linee guida.
Una volta che le hanno comprese e che hanno superato il test, cosa devono fare? Devono applicarle e quindi analizzare secondo questi questi criteri le SERP che vengono mostrate loro e le pagine che compaiono nelle pagine dei risultati.
Gli aspetti da valutare sono sostanzialmente 5, divisi in due gruppi: uno riguarda la qualità della pagina, mentre l’altro riguarda i cosiddetti Needs Met, cioè i bisogni dell’utente.
Qualità della pagina
- Per quanto riguarda la qualità della pagina, il Quality Rater deve verificare che lo scopo di quella pagina sia chiaro. Quindi se siamo sulla home page, lo scopo sarà informare gli utenti su che cosa si può fare tramite quel sito. Se invece siamo su una scheda prodotto, lo scopo sarà informare sulle caratteristiche di quel prodotto e dare la possibilità di acquistare, quindi di convertire.
- Il secondo aspetto è la valutazione di un’eventuale pericolosità delle singole pagine mostrate nei risultati. Il Quality Rater deve quindi individuare se quella pagina è ingannevole o rischia di creare problemi alle persone, di creare un danno materiale o immateriale e, in caso positivo, è obbligato a segnalarla come pagina di bassa qualità.
- Il terzo e ultimo punto riguarda la valutazione del rating: il Quality Rater deve dare un punteggio, cioè una valutazione, che va da basso/medio ad alto con un punteggio da 1 a 5, in base a quelli che sono i parametri dell’algoritmo EEAT (acronimo di uno degli recenti aggiornamenti dell’algoritmo Google che sta per Esperienza, competenza, Autorevolezza e Attendibilità).
Quindi se la pagina rispetta questi parametri, quindi è stata creata da un creator in maniera originale, il creator dimostra di esserecompetente, quindi sa di cosa sta parlando, ed è anche autorevole ed è affidabile, la pagina otterrà un punteggio alto nel rating.
Attenzione: il giudizio dei Quality Raters non incide e non influisce direttamente sul posizionamento della pagina nella SERP. È una valutazione che viene fatta per capire se l’algoritmo sta funzionando bene, se sta lavorando bene, se sta svolgendo il suo compito al meglio. Quindi se sa individuare. e premiare con un posizionamento alto, le pagine migliori rispetto a quelle peggiori, quindi di qualità bassa, ingannevoli, eccetera. Ma non è che se il Quality Rater mi dà un punteggio più alto, io salgo automaticamente nella SERP, non è un passaggio automatico.
Certo, ci può essere un’influenza indiretta, perché poi tutte le valutazioni dei Quality Raters vengono analizzate dai team Google per capire se stanno lavorando bene, dove stanno sbagliando, e potrebbero comportare indirettamente un rimescolamento della SERP. Però è una cosa che avviene successivamente.
Needs Met
Poi ci sono gli altri due aspetti racchiusi nei Needs Met, che stabiliscono il grado di soddisfazione dell’utente che si trova a navigare su quella pagina.
- Il primo step è capire se la SERP risponde bene alla domanda fatta con la query digitata, quindi se quello che Google mi restituisce risponde effettivamente e correttamente alla richiesta.
- In secondo luogo devono essere valutati i singoli risultati, ai quali i Quality Raters devono dare un punteggio (da 0 a 6) per indicare quanto quella pagina risponde all’intento dell’utente, quindi è stata inserita nella SEPR per un motivo e è giusto che sia lì.
C’ è un esempio che fa Google, per spiegare questi passaggi.
Dice: partiamo dalla keyword “Batman”. L’utente che sta facendo questa ricerca si trova in una città in California e il suo intento è trovare informazioni sul super eroe.
I risultati mostrano in SERP la mappa di una città che si trova in Turchia e che si chiama Batman. Ovviamente in questo caso il punteggio di rating è bassissimo, ma non è tanto dato alla pagina in sé quanto alla pagina inserita in quella SERP, perché non c’entra niente con quello che era l’intento della ricerca.
Quindi capite bene che non è la pagina che mi parla della città Batman in Turchia ad essere “sbagliata” a priori. È sbagliata in quel contesto lì.
Quello dei Quality Raters è un argomento molto controverso e molto dibattuto e ci tenevo a spiegarvelo usando un po’ quelle che sono le parole di Google. Big G sostiene infatti che tutti i test che ha fatto negli anni (e che continueranno a fare) hanno lo scopo di misurare la qualità dei risultati che vengono mostrati in SERP e apportare dei miglioramenti all’algoritmo affinché sia sempre più attendibile quello che vi viene proposto, quindi che le sue risposte siano quanto più precise.
Più di una volta vi sarà capitato di usare Google, di fare una ricerca e di trovare tra i risultati certe cose che non c’entravano niente e magari avete pensato: “Google ci sei o ci fai?”. Ecco, il lavoro dei Quality Raters serve proprio a questo, a controllare il lavoro del machine learning e a fare in modo che sia fatto bene. L’apporto umano è e sarà sempre indispensabile, perché la macchina arriva sempre fino a un certo punto. ma quello che può metterci l’uomo è fondamentale, prezioso e indispensabile.
Noi ci sentiamo come sempre nella prossima puntata per analizzare insieme un altro termine di marketing.