remarketing e retargeting

R di Remarketing e Retargeting

M di Marketing
M di Marketing
R di Remarketing e Retargeting
/

Remarketing o retargeting? Questo è il problema. Non c’è nessun problema: si tratta di due cose diverse, due azioni strategiche di marketing entrambe importanti, ma che viaggiano su binari paralleli. Attenzione, quindi, a non confonderli e a non usarli a sproposito. Oggi vediamo esattamente in che cosa consiste il remarketing, in che cosa il retargeting e quando utilizzarli nella tua strategia.

Prima di addentrarci nelle definizioni di che cosa è il remarketing e che cosa è il retargeting, facciamo una premessa È fondamentale, direi imprescindibile, oggi  puntare su queste strategie per cercare di fidelizzare i nostri utenti per farli riacquistare (ove possibile).

Chi segue i corsi della BB Academy mi avrà sentito dire spesso questa frase: “far riacquistare una persona che ha già acquistato da noi un prodotto o un servizio ci costa fino a sette volte meno, che portare uno sconosciuto ad acquistare per la prima volta”.

Questo vuol dire che le persone che atterrano per la prima volta sul nostro sito web da una sponsorizzata, da un post organico o da qualsiasi attività di marketing che stiamo facendo, difficilmente acquisteranno subito, ma avranno invece bisogno di più punti di contatto, di vedere più volte il nostro nome e i nostri messaggi, per convincersi ad acquistare o semplicemente a richiederci un preventivo. Quindi è importantissimo riuscire a recuperare queste persone, a non abbandonarle, a poter continuare a interagire con loro, a rientrare in contatto con loro.

E per farlo, appunto, dobbiamo usare queste due tecniche che adesso vi spiego nel dettaglio.

Tecniche di remarketing: cosa sono?

Il remarketing riguarda principalmente le attività di e-mail marketing.

Cosa vuol dire?

Ipotizziamo io abbia un e-commerce: ho dei prodotti che le persone possono mettere nel carrello prima di acquistarli, o mettere nella lista dei desideri. Ecco, la famosa e-mail di carrello abbandonato è un’attività di remarketing.

Un esempio su tutti? Ti sarà sicuramente capitato, se hai un account Amazon, di ricevere una mail dove vi dicono che alcuni dei prodotti che hai nel carrello o nella lista dei desideri sono in promozione, quindi costano meno.

O ancora, le offerte esclusive per chi è iscritto alla newsletter (come quella che arriva a chi è iscritto alla mia), che permette di  beneficiare di uno sconto su un prodotto o un servizio a prezzo agevolato. O ancora, la mail che vi fa gli auguri per il compleanno e all’interno contiene un coupon per usufruire di uno sconto.

Tutte queste attività hanno uno scopo ben preciso: riattivare un utente che è già entrato in contatto con noi perché ha acquistato, perché si è registrato al nostro sito, e cercare di portarlo più velocemente alla conversione.

Nel remarketing rientrano anche tutte quelle attività più prettamente di notifica, come l’e-mail per ricordarti che ti scade l’abbonamento o quella che ti comunica che delle promozioni stanno per finire.

Queste e-mail, però, non vengono mandate a tutti. Si possono (e si devono) creare delle liste, a partire da segmenti di pubblico, in base all’azione che è stata fatta in precedenza.

E cosa si intende, invece, per retargeting?

Il retargeting invece è un’altra cosa, nel senso che è un insieme di attività che vengono svolte attraverso le campagne sponsorizzate online (Meta Ads, TikTok Ads, Google Ads…)

Qua non necessariamente c’è bisogno di un’azione specifica. Quindi le campagne non saranno per forza solo rivolte a chi ha inserito qualcosa nel carrello e poi non l’ha comprato, ma andrò a lavorare su dei pubblici, cosiddetti pubblici personalizzati, cioè persone che hanno fatto determinate azioni (hanno visitato una pagina specifica del mio sito, hanno interagito con il mio account IG, hanno guardato una porzione di un video che ho pubblicato sui social…).

Come si fa a tracciare questi comportamenti?

Se parliamo di Meta, quindi ad esempio vogliamo tracciare tutti quelli che hanno visualizzato un determinato video nella mia pagina Facebook, non c’è problema. Perché Facebook e Instagram ci dà nativamente questa possibilità. Diversamente se da Facebook li rimandiamo al sito, abbiamo bisogno del pixel, delle conversion API e anche degli eventi aggregati, cioè di tutta una serie di strumenti un po’ più avanzati che mi permettono di tracciare il comportamento degli utenti quando dai social escono e vanno sul mio sito web, sulla mia landing page (che ti insegno a usare nel mio corso avanzato di Facebook e Instagram Ads).

corso facebook ads avanzato

(Ovviamente assieme al pixel dobbiamo avere il banner dei cookie che le persone dovranno accettare, come spiegato nella puntata dedicata alla P di Privacy Policy).

Oltre a Facebook, dicevamo prima, c’è tutta la piattaforma Google che mi permette di fare delle campagne – soprattutto su Rete Display – specifiche proprio per il retargeting.

Partendo dalle persone hanno visitato una determinata pagina del mio sito o hanno fatto una determinata azione sul mio sito, potrò mostrare loro tutta una serie di campagne grafiche, sotto forma di banner su altri siti, per cercare di rintracciarle.

Nello specifico, esistono due tipi di campagne di retargeting:

• quelle specifiche, quindi on site, dedicate a chi ha visitato il tuo sito e di conseguenza ha mostrato un interesse per quella cosa e che verrà per questo inseguito dai tuoi banner ovunque.

• quelle basate su interazioni off site, vuol dire persone che non sono andate direttamente sul tuo sito, ma che per interessi, caratteristiche demografiche e altre informazioni che gli algoritmi conoscono sono simili al tuo target principale.

Io vi consiglio di prevedere e destinare una parte del tuo budget mensile o annuale a questo tipo di campagne, sia di remarketing che di retargeting perché, come ti ripeto, i costi per raggiungere persone nuove sono davvero alti.

Vuoi sapere come usare queste due tecniche nella tua strategia? Lo possiamo fare insieme. Prenota una consulenza gratuita e spiegami qual è il tuo progetto.

Share:

Ti potrebbe piacere anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.